Il video che vorrei proporvi oggi è quello di Peter Doshi, professore in ricerca farmacologica presso l'università del Mary Land. Insegna presso l'università un corso sulla valutazione critica della letteratura medica.
Si occupa propria della formazione dei propri allievi sul come separare l'informazione poco pertinente e non valida da quella invece con una valenza scientifica.
Mette l'accento sul richiamo vaccinale ponendo come domanda: "visto che i governi vogliono far credere alle popolazioni di tutto il mondo che si tratti di una pandemia dovuto ai contagi tra persone non-vaccinate, perché sono necessari nuovi richiami vaccinali? Perché le statistiche di Gran-Bretagna mostrano dei ricoveri e dei decessi per COVID solo tra le persone vaccinate?"
Gli studi attualmente a disposizione da quando la vaccinazione di massa è iniziata non hanno mostrato una riduzione della mortalità. Le prove sull'efficacia dei vaccini Moderna e Pfizer nel salvare vite erano sbagliate.
Un passaggio molto interessante è anche sulla definizione di "no-vax". Il no-vax è una persona che si oppone all'uso di vaccini o al regolamento che impone la vaccinazione. Ora diventa molto interessante qualora si faccia ad esempio riferimento alle vaccinazione per malattie esantematiche nei neonati, come questa sia maggiore nei paesi nei quali non sussiste l'obbligo vaccinale. Dalla definizione di no-vax, è molto probabile che una maggioranza della popolazione possa essere definita come tale.
Poi si attarda invece sulla definizione di vaccino. Visto che un richiamo ogni sei mesi circa andrebbe fatto, si tratterebbero di farmaci e non di vaccini (tra l'altro ricordo il mio articolo sulle cellule della memoria che va a spiegare proprio questo aspetto). Ma visto che si deve continuare ad utilizzare in maniera regolare questo "vaccino", allora perché non prendere farmaci normali per curare le persone quando si ammalano? E soprattutto perché renderli obbligatori?
La parola passa in seguito alla Pr.ssa Linda Wastila. Il CDC americano (Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie) afferma che le persone che hanno ricevuto il vaccino anti-COVID19 sono monitorate secondo il più alto livello di sicurezza della storia. Purtroppo, non è così. I tempi per effettuare le ricerche e stabilire un danno sono lenti. Ad esempio la miocardite, noto effetto avverso della vaccinazione, è stata ricondotta come effetto alla vaccinazione solo dopo 4 mesi. Malgrado che la miocardite e aggiungerei la pericardite siano effetti noti, la vaccinazione di massa va avanti con, lo ricordo, la terza dose attualmente. La miocardite da danni permanenti. Se si pensa che tra le persone più colpite sono proprio tra i 12 e 25 anni, forse sarebbe il caso di fermare questa follia.
Una buona visione.
N. M. V.
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