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Immagine del redattoreMirko Villani

Rispetto della dignità umana in certe cliniche psichiatriche e case anziani

Oggi vorrei pubblicare un post un po' diverso dal solito. Non vi parlerò di piante, di benefici sulla salute con certi principi attivi, di aiuti in caso di patologia con determinate tecniche naturopatiche, ecc...


Oggi, vorrei esprimermi sul rispetto della dignità umana e più particolarmente sulle strutture sanitarie come le cliniche psichiatriche e le case anziani. Ho il privilegio di avere in cura da me diverse persone di una certa età con un bagaglio di esperienza incredibile e anche pazienti che hanno dovuto fare affidamento a cliniche psichiatriche in un certo momento della loro vita. Non voglio fare nomi di cliniche psichiatriche, case anziani o altre strutture sanitarie, che lavorano bene o meno bene anche perché il mio obbiettivo non è stendere una "classifica" delle migliori o delle peggiori strutture sanitarie in opera in Svizzera.


In questi anni, come giustamente accennavo, ho avuto modo di ascoltare diversi pazienti che hanno avuto la sfortuna di essere capitati in strutture dove la dignità umana, evidentemente, non era contemplata nei propri protocolli. Ho sempre incoraggiato a denunciare quanto subito. Anche perché, lo ripeto, ci sono strutture che hanno a cuore il vero benessere della persona ospite. E anche questi casi vanno citati. Purtroppo, spesso, lettere di malcontento da parte dei pazienti oppure dai famigliari sono indirizzate alle direzioni di queste strutture, ma poi evidentemente, nulla succede. Forse sarebbe opportuno fare delle inchieste per stilare una "classifica" delle case anziani, cliniche psichiatriche o altre strutture sanitarie dove il personale agisce con umanità e mettere in avanti chi umilia i pazienti, agisce con la forza oppure si permette comportamenti poco inclini alla propria professione.


Evidentemente, i problemi sono tanti, a cominciare dai costi, dove il tempo speso per un ospite / paziente, viene considerato tempo perso. Tuttavia, un sorriso oppure un'attenzione non prende più tempo che un muso lungo oppure un'aggressività verbale. In certi casi, va applicata sicuramente una certa fermezza, ma non dimentichiamo che spesso i pazienti a cui faccio riferimento non hanno le forze nemmeno per eseguire piccoli gesti quotidiani e qui mi riferisco soprattutto alle persone anziane che io preferisco chiamare persone con saggia esperienza.


Ho sentito racconti da parte di pazienti che mi hanno inorridito. Potete pensare che è la parola dell'ospite / paziente contro quella della struttura e vi do ragione. Ma quando sono diversi pazienti a raccontarvi la stessa cosa e non una sola persona, allora il dubbio sul rispetto della dignità umana in queste strutture si fa sentire. Mi riferisco soprattutto a:

  • Insulti,

  • Manipolare le persone con forza e poca delicatezza,

  • Fare commenti spregevoli sulle persone che visitano gli ospiti / pazienti, dopo che questi se ne siano andati,

  • Strillare e urlare sugli ospiti / pazienti,

  • Umiliarli,

  • Non rispettare la loro dignità,

  • ...


Una cosa che torna spesso in questi racconti è l'omertà che regna in questi luoghi. Spesso i pazienti si lamentano al medico o alla direzione della struttura, senza però vedere nessun cambiamento. E questo va a conferma che le storie che sento siano veridiche, visto che continuo a sentire gli stessi episodi per le stesse strutture.


Questi operatori sanitari che fanno prova di mancanza di rispetto della dignità umana dovrebbero prendere coscienza che il loro stipendio è pagato grazie alle persone in cura e che il minimo sarebbe di trattarle con rispetto, gentilezza, empatia e dignità. Se proprio non sono in grado di offrire queste qualità, allora sarebbe forse il caso di interrogarsi sulla loro reale vocazione a fare un mestiere sanitario. Non c'è niente di peggio che fare un lavoro per il quale non si prova passione ad esercitarlo, in quanto lo si farà male con il crescere costante di frustrazione e malumore a discapito dell'ospite / paziente. Invito comunque le strutture sanitarie a dare maggior peso alle persone e questo al momento della scelta del personale interrogandosi sulle reali qualità umane e non solo professionali, ma anche al momento di sentire le diverse proteste da parte degli ospiti / pazienti, interrogandosi come sia possibile che il medesimo lamento torni sempre. Quale sarebbe il più bel regalo per una struttura sanitaria se non quello di avere pazienti grati?


Vorrei ringraziare invece tutto il personale sanitario delle strutture che lavorano in maniera esemplare con i propri ospiti / pazienti. Invito gli ospiti / pazienti e il loro famigliari che subiscono quanto indicato nell'articolo, a non tacere, ma a scrivere alle strutture, all'ufficio sanità e ai giornali, facendo intervenire anche la magistratura qualora tutto rimanesse senza esito.


N. M. V.




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