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Immagine del redattoreMirko Villani

Shatavari: pianta dalle mille virtù

La Shatavari o Asparagus racemosus Wild. in latino è una pianta con un tropismo tipicamente femminile anche se le applicazioni sugli uomini possono essere consigliati in determinati casi. Dopo i 30 anni, questa pianta dovrebbe essere assunta da gran parte delle donne. Ma andiamo più nel dettaglio. In anzi tutto, la parte utilizzata è la radice. È un'ottima regolatrice ormonale. Può essere utilizzata sia nel periodo fertile che nel periodo climaterico. Inoltre si può assumere anche anche con la pillola. Essendo una pianta adattogena, va a modulare eventuali squilibri nervosi e/o neurovegetativi. Da morbidezza alla persona che l'assume, facendo riscoprire i piaceri della vita. In Medicina Tradizionale Cinese, si dice che va a nutrire lo Yin, componentistica che si perde spesso nella donna con l'avanzare dell'età. Facilità le mestruazioni ed eventuale dismenorrea. Per le donne in dolce attesa che hanno difficoltà a portare avanti la gravidanza, può essere di grande utilità anche se si consiglia di essere seguiti da un buon fitoterapista ed evitare l'auto-medicazione. È anche considerata una pianta galattagoga, ma anche in questo caso sconsiglio il fai da te. La Shatavari può anche essere utile in caso di riduzione della libido, disturbi ginecologici quale irregolarità mestruale, sindrome premestruale, secchezza delle mucose, sterilità o ancora infiammazioni dell'utero, delle ovaie o delle tube. Per gli uomini, è molto interessante per eventuali problemi di sterilità legati alla spermatogenesi in quanto questa radice va ad accrescere e a purificare lo sperma. La Shatavari ha anche un'azione sulla glicemia anche se ci sono altre piante e funghi molto più indicati. L'avrete capito, la Shatavari fa molte cose e si abbina bene con altri fitoterapici o micoterapici. A disposizione per ulteriori domande.


N. M. V.


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