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Immagine del redattoreMirko Villani

La filosofia orientale

Viviamo in una società duale, in un mondo che non conosce le sfumature. Pensiamo che esista la luce e il buio. Ma non c'è nulla tra il buio e la luce? Quando sorge il sole al mattino, si passa di colpo tra un estremo all'altro? Le sfumature esistono e sono importanti. La medicina cinese, tradizionale e classica, insegna attraverso lo yin e lo yang questo passaggio tra un estremo all'altro. Tutto è in movimento e si esprime in ciclicità: le giornate, la notte, le stagioni, la natura, gli elementi. Non esiste il freddo senza il caldo, il giorno senza la notte, il vuoto senza il pieno. L'equilibrio si situa tra i due estremi e la salute non si esprime con gli estremi. Perché vi sto raccontando questo? Senza questa filosofia, sarebbe impossibile capire quali punti d'agopuntura stimolare. Senza la filosofia orientale, non sarebbe possibile stimolare in maniera corretta i punti, potendo addirittura fare grossi danni, andando ad ampliare un eccesso o un vuoto con gravi conseguenze sul paziente. Quando abbiamo una patologia, ci sono degli squilibri energetici tra i due estremi. Il mio compito è capire la patologia, il malessere della persona in trattamento. Qualora la patologia porta a un vuoto o un eccesso, dovrò contrastare questi estremi per ritornare all'equilibrio, l'equilibrio del TAO. Solo così, si potrà tornare a uno stato di salute.


N.M.V.




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