In fitoterapia, in genere si studiano i benefici che una pianta può trasmettere a su un livello fisico, psichico e aurico. Vedremo in queste qualche righe che anche la micoterapia non è da meno. Dopo avere parlato del Reishi il 24 febbraio 2021 (pagina facebook dello studio), oggi vorrei darvi qualche indicazioni su un fungo dalle mille qualità .
Maitake è utilizzato dai giapponesi da oltre 3000 anni in cucina ma soprattutto come rimedio. Malgrado che questo fungo cresca anche in Europa e negli Stati-Uniti, il suo utilizzo non è purtroppo così scontato come in Giappone.
Il Maitake ha per prima qualità il suo alto tenore in sali minerali quali aminoacidi, vitamine del gruppo B, ergosterolo (precursore vit. D2), polisaccaridi ed enzimi antiossidanti.
È un rimedio adattogeno, ciò significa che oltre ad avere un tropismo ben preciso su certi organi e un'azione aspecifica, avrà un'azione anche sul sistema nervoso con qualità toniche per aumentare il livello di energia, vitalità e benessere.
Una sua grande qualità sta nel rafforzare il sistema immunitario e prevenire malattie degenerative. Molto utile in caso di chemio o radioterapia in quanto va ad abbassare gli effetti collaterali di questi trattamenti oltre a dare un ottimo aiuto all'organismo per eliminare le cellule tumorali.
Ha una grande valenza in campo metabolico in quanto è ipoglicemizzante e da un ottimo contributo per il diabete di tipo II (non insulino dipendenti).
Stabilizza l'ipertensione e la regolazione dei trigliciridi, mantenendo costanti i valori del buon colesterolo HDL.
Supporta l'eliminazione degli acidi biliari e dei trigliceridi attraverso le feci. È un regolatore del metabolismo lipidico evitando l'accumulo dei grassi a livello epatico. È dunque un rimedio efficace nella statosi epatica.
A livello immunitario, aumenta i linfociti "Natural Killer" e dei linfociti T.
Molto indicato anche per l'ovaio policistico in certe condizioni.
